L’importanza del tema energetico in ambito immobiliare
Quante volte nella fase di acquisto di un immobile si è prestata effettivamente attenzione al tema energetico?
E negli ultimi anni, l’attenzione è aumentata?
In fase di rogito notarile ci siamo mai chiesti cosa fosse quel documento chiamato APE?
E infine, costruendo ex-novo o nel caso di una ristrutturazione, ci siamo mai posti il problema energetico?
Tutte domande che verosimilmente contengono la stessa risposta, no.
Ed è anche in parte comprensibile, perché si fa effettivamente fatica a pensare che nei suddetti processi una persona si ponga o si sia posta la domanda sul contenimento del consumo di energia. Ciò valeva soprattutto in passato, negli anni 70, 80 e 90, quando nonostante fossero già in vigore leggi sul risparmio energetico, venisse meno la loro attuazione in fase di costruzione di un edificio.
Oggi fortunatamente le cose stanno cambiando, seppur lentamente, l’opinione pubblica si mostra evidentemente più sensibile al tema energetico in generale, ed è giusto così.
Non a caso negli ultimi anni sentiamo sempre più spesso parlare di cambiamento climatico (ne sono testimonianza i sempre più frequenti eventi meteo avversi), di sostenibilità ambientale, di risparmio energetico e di misure da adottare per ridurre l’emissione in atmosfera di sostanze inquinanti che causano inevitabilmente l’innalzamento della temperature, con le conseguenze che noi tutti vediamo sotto i nostri occhi.
Potrà sembrare strano, ma la stragrande maggioranza dei 29 milioni di abitazioni presenti sul territorio nazionale, apporta un contributo negativo in termini d’inquinamento ambientale, trattasi infatti di abitazioni costruite prestando poca o nessuna attenzione al grado di isolamento termico dell’involucro e agli impianti, che per mantenere il benessere termico degli occupanti divorano energia emettendo in atmosfera grandi quantità di anidride carbonica.
Oggi, per porre rimedio agli errori del passato, le nuove costruzioni sono soggette al rispetto di normative energetiche particolarmente stringenti, nel caso invece delle ristrutturazioni, si sensibilizza il cittadino ad adottare misure per il miglioramento delle prestazioni energetiche.
E’ per questo motivo che dagli ultimi anni a questa parte cominciamo a prendere confidenza con termini come Ecobonus, Superbonus, Sismabonus, Bonus facciate, Riqualificazione Energetica, ecc. consapevoli del fatto che, consumo eccessivo di energia e squilibrio ambientale-climatico, rappresentino un connubio pericoloso per il nostro paese e per tutto il pianeta.
Da qui l’importanza d’intervenire sul parco immobiliare esistente attraverso misure di agevolazione fiscale che oltre a mirare al contenimento dei consumi di energia, attraverso interventi di efficientamento energetico, non espongano gli utenti a gravosi costi, altrimenti difficilmente sostenibili.
A conclusione dell’articolo e per avvalorare quanto sopra esposto, voglio allegare un interessante prospetto riepilogativo contenente un insieme d’informazioni utili in tema di efficientamento energetico degli immobili.
Arrivederci al prossimo articolo.