

L’importanza del tema energetico in ambito immobiliare
Quante volte nella fase di acquisto di un immobile si è prestata effettivamente attenzione al tema energetico?
E negli ultimi anni, l’attenzione è aumentata?
In fase di rogito notarile ci siamo mai chiesti cosa fosse quel documento chiamato APE?
E infine, costruendo ex-novo o nel caso di una ristrutturazione, ci siamo mai posti il problema energetico?
Tutte domande che verosimilmente contengono la stessa risposta, no.
Efficientamento energetico e risparmio energetico sono due concetti diversi ma che condividono lo stesso obiettivo, ovvero la diminuzione dell’energia consumata. Vediamo nel dettaglio quali sono le differenze tra efficientamento energetico e risparmio energetico e quali interventi possiamo mettere in pratica.
Detrazione nella misura del 110 per cento delle spese sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 per specifici interventi volti ad incrementare l’efficienza energetica degli edifici (ecobonus), la riduzione del rischio sismico (sismabonus) e per interventi ad essi connessi relativi all’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Per tali interventi, come per altre detrazioni in materia edilizia specificamente individuate in luogo della detrazione, il contribuente potrà optare per un contributo sotto forma di sconto in fattura da parte del fornitore, che potrà recuperarlo sotto forma di credito di imposta cedibile ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari, ovvero per la trasformazione in un credito di imposta.
Riscaldamento-Condizionamento-ACS
€ 1.300-1.900 è la spesa media annua che sostiene un nucleo familiare di 4 persone che vive in un edificio residenziale di medie dimensioni. Si tratta della spesa maggiore relativamente alle utenze. Anche in questo caso, come nel precedente articolo, è importante sottolineare e ricordare che tale costo, nel tempo, tenderà inevitabilmente ad aumentare.